VITTORIO TOSTO HA FESTEGGIATO LA SUA 500 PRESENZA TRA I PROFESSIONISTI
CARIATI - Francesco Loiacono - Esistono alcune giornate magiche nella vita di un uomo: sono diverse da tutte le altre, sfuggono dal recinto della routine quotidiana e lasciano per sempre il loro segno, indelebile.
Anche se magari lo avevi già realizzato, ti rendi nuovamente conto che ce l’hai fatta e ogni volta sembra la prima.
Per Vittorio Tosto è in arrivo un'altra di queste giornate, a Piacenza, allo Stadio Garilli.
Il difensore calabrese, nativo di Cariati, festeggerà quest’oggi nella gara tra il Piacenza ed il suo Empoli, la 500.ma presenza tra i professionisti ed anche la 100.ma con la casacca empolese.
Un traguardo prestigioso per il cariatese, il quale è ormai da diciotto anni uno “zingaro” del pallone, le sue 500 presenze sono così suddivise: 166 nella massima serie, 281 tra i cadetti, 16 in C1, 33 in Coppa Italia e 3 con la maglia azzurra dell’ under 21.
Vittorio è arrivato fin qui indossando le maglie di Fiorentina, Salernitana, Torino, Lucchese, Avellino, Sampdoria, Piacenza, Napoli, Genoa, Ascoli ed appunto Empoli.
Il suo esordio assoluto risale al 29 agosto 1993, in un Palermo – Fiorentina 0-3, in serie B.
Tosto commenta così l’ennesima gemma di una bellissima carriera: “Innanzitutto voglio dire che sono arrivato a conoscenza dell’evento soltanto da pochi giorni. Io contavo 497 presenze, perché avevo dimenticato delle 3 gare con l’ under 21. Devo dire però che non potevo chiedere un giorno migliore per tagliare questo traguardo, perché lo festeggerò a Piacenza, in uno stadio ed in una città dove ho trascorso tre anni fantastici, ed inoltre in contemporanea diventeranno 100 le presenze con l’ Empoli, una maglia della quale sono ormai innamorato e con la quale chiuderò la mia carriera, non presto però. Sarà una giornata splendida, una delle più importanti della mia vita professionale, per fare bingo ci vorrebbe un bel goal, che fra l’altro mi manca da troppo tempo. Da bambino, a Cariati, sognavo tutto ciò, ma non ero sicuro di arrivarci. La mia carriera è stata una gioia continua, una favola, forse con un po’ di fortuna potevo anche aspirare a qualcosa in più, ma sono ugualmente felicissimo ed orgoglioso”.
Cariati è orgogliosa di questo ragazzo. Vittorio non ha mai dimenticato la sua terra, laggiù c’è la sua famiglia, i suoi amici, le tracce della sua infanzia ed è ancora laggiù che la favola ha avuto inizio.
Questa storia insegna che nella vita la fortuna bisogna andare ad aggredirla.
Quando si nasce in un umile paesino dimenticato, privo di strutture e carente di garanzie per il futuro, non tutto è perso, ma entra in scena il carattere sfacciato ed orgoglioso, tipicamente meridionale, di gente che tirando quattro calci ad un pallone trova ancora la forza di sognare e di elevarsi al di sopra di una realtà angosciante.
Complimenti Vittorio Tosto.