SANITA': CALABRIA; SCOPELLITI 3-5 GLI OSPEDALI DA CHIUDERE
SANITA': CALABRIA; SCOPELLITI 3-5 GLI OSPEDALI DA CHIUDERE
(AGI) - Catanzaro, 14 lug. - "Ci sono da tre a cinque ospedali da chiudere, non solo per le esigenze del piano di azione regionale, ma anche come nuovo messaggio culturale, mentre sono complessivamente venti i presidi da riconvertire". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, nel corso della conferenza stampa che si e' svolta oggi a Catanzaro per presentare la situazione della sanita' nella regione. "Abbiamo venti ospedali con meno di cento posti letto - ha spiegato Scopelliti - e tra questi 11 sono a rischio sicurezza. Dai primi sopralluoghi effettuati ci sono strutture che andrebbero chiuse subito perche' sono dannose per i cittadini". Nel criticare l'atteggiamento di quei sindaci che difendono le strutture ospedaliere senza un motivo valido, il governatore si e' chiesto "se possiamo ancora discutere con gente che non capisce la sfida che abbiamo di fronte?". "La chiusura o la riconversione sono priorita' e necessita' - ha proseguito Scopelliti - questa non e' una nostra partita, ma e' di tutti. Dobbiamo motivare la scelta ai calabresi, perche' non stiamo facendo un'operazione finanziaria per il tavolo Massicci o per il Governo, non mi interessa documentare il taglio sul piano finanziario. Mi interessa molto di piu' garantire un minimo di salute ai cittadini. L'attuale sistema e' inutile e dispendioso". La nuova organizzazione della rete ospedaliera prevede quattro Hub (Centri stella e strutture principali), 8 Spoke (Strutture periferiche collegate alle principali), 6 pronto soccorso, 4 Ppi Area Dis (Punti di primo intervento in strutture riconvertite), 6 Ppi H24 (Punti primo intervento che agiscono sulle 24 ore), 3 Ppi H12 (Punti di primo intervento che agiscono sulle 12 ore)
I costi dei singoli presidi sono serviti, invece, a Scopelliti per puntare il dito contro la spesa sul personale, dal momento che ci sono ospedali il cui costo e' gravato quasi esclusivamente dal personale (Taurianova 90%), con una media complessiva del 72%. "Nonostante questi dati - ha aggiunto il presidente - i manager ci dicono che c'e' carenza di personale, ma il vero problema e' quello della riorganizzazione. Anche le grandi differenze nel costo per posto letto necessitano di interventi, con punte di 623 euro al giorno a Palmi e una media di 198 euro. La riorganizzazione di Scopelliti e' pronta: "Abbiamo le idee chiare - ha detto - su come intervenire in Calabria per dare una svolta". Quindi la critica al modo in cui e' stato gestito il piano di rientro, con tempi lunghi per la presentazione e l'approvazione e con una spesa che nel primo trimestre del 2010 e' gia' di 60 milioni di euro. "Si e' trattato di tentennamenti per non avere il blocco delle assunzioni - ha dichiarato Scopelliti - d'altronde se sai dal 2008 che c'e' un problema, una buona amministrazione non produce concorsi a iosa". Per contenere la spesa, l'idea e' quella di risparmiare 150 milioni nel 2011 e 250 nel 2012. I settori interessati saranno la spesa farmaceutica (60 milioni), il personale (25), le attivita' della Stazione unica appaltante (complessivamente 55 milioni), l'ospedalita' privata (40) e quella pubblica (35). Rispetto agli interventi sul settore privato, e' stato evidenziato che l'Aiop ha dato la disponibilita' alla riconversione di alcune strutture. Infine, i rapporti con l'advisor Kpmg, nei confronti del quale il governatore ha annunciato il blocco del pagamento dell'ultima tranche. "Se Kpmg e' pronta a darci risposte - ha detto - noi siamo disponibili, altrimenti tuteleremo le nostre risorse"