LA LISTA PER CARIATI ANALIZZA, INSIEME ALLE OPPOSIZIONI, IL "DISASTRO FINANZIARIO DEL COMUNE DI CARIATI







CARIATI - Pasquale Loiacono - “L'unica cosa che oggigiorno si possa fare senza denaro, sono i debiti”.
Lo diceva Luigi Einaudi e lo confermano i consiglieri comunali di minoranza della “Lista per Cariati” i quali ritornano sul “disastro finanziario” dei conti pubblici convocando i gruppi politici presenti nel parlamentino cariatese e tutti i partiti cittadini che, scrivono, “hanno una sensibilità diversa rispetto all’attuale amministrazione civica”. L’incontro è fissato per domani pomeriggio, alle 18 e 30, presso il centro sociale della Marina.
Il contradditorio sui “conti che non tornano” va avanti da diversi mesi e pone, l’un contro l’altro armati, da una parte l’esecutivo che, pur ridimensionando il problema, ribadisce l’esistenza di “buchi” in bilancio da ricondurre quasi esclusivamente alla precedente gestione pubblica, morta e sepolta, però, un lustro fa; dall’altra le opposizioni e alcuni gruppi esterni all’assemblea di Palazzo Venneri i quali puntano l’indice sulle “spese allegre e senza controllo che stanno conducendo il comune sull’orlo di un baratro senza fondo”.
Ora, al rinnovo dell’amministrazione civica mancano appena dieci mesi (per i comuni mortali è come dire dieci settimane): un tempo relativamente breve se è vero che già si stanno affilando le lame e gli incontri tra gli aspiranti, rigorosamente dopo il tramonto e fino a notte inoltrata, si susseguono a ritmi vertiginosi.
E dunque, il summit di domani rappresenta una ghiotta occasione per misurarsi su un tema che, pur lontano dalla gente, perché “freddo” e spesso “noioso”, come solo sanno essere i numeri, riveste un importanza vitale per i destini di tutta la collettività.
Alfonso Cosentino, già consigliere comunale e coordinatore della “lista per Cariati”, moderato di centro e fautore del Pdn (il Patto della Nazione, nuovo partito in gestazione che ha come genitori putativi Casini e Rutelli), spera che “ dalla discussione di domani possa emergere un progetto condiviso le cui finalità siano quelle di costruire un’alternativa caratterizzata da una netta discontinuità coi metodi del passato. Vogliamo creare prospettive di crescita senza preclusioni, ma con spirito inclusivo”.
Gli unici obiettivi, “non nominali ma reali” – spiega Cosentino – devono formarsi attraverso un altissimo senso della moralità ponendo al centro i cittadini e la città. Senza questa precondizione non andremo da nessuna parte ed, anzi, contribuiremo a traghettare l’intera comunità alla deriva, perché è proprio l’attuale mancanza di comportamenti etici e morali irreprensibili, peraltro gravati da una pesante recessione, che sta conducendo la nostra comunità sulla via del non ritorno. A questo punto la coscienza ci impone un imperativo categorico, lontano da qualsiasi speculazione: salviamo Cariati”.



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