I GENITORI DI CLAUDIO MAZZITELLO SI DISSOCIANO DALLE DICHIARAZIONI DI ANTONIO E GEMMA RUSSO CIRCA LE FASI DEL PROCESSO PER ACCERTARE LA VERITA’ SULLE RESPONSABILITA’ SULL’INCIDENTE STRADALE IN CUI HANNO PERSO LA VITA I DUE GIOVANI CLAUDIO MAZZITELLO E GIUSEPPE TRENTO
COMUNICATO STAMPA
Cariati - Riguardo al comunicato stampa diramato ieri, 02 giugno 2010, dai genitori dello scomparso Trento Giuseppe, la famiglia Mazzitello ed in particolare i genitori del compianto Claudio Mazzitello avvertono come doverosa e necessaria qualche puntualizzazione, in buona parte dissociandosi dal contenuto del suddetto comunicato, da alcune testate giornalistiche erroneamente attribuito ad entrambe le famiglie dei due giovani.
Le accorate ragioni del presente comunicato risiedono nella necessità di chiarire, una volta per tutte, come, rispetto alla comune tragedia della prematura e colposa perdita di un figlio, le successive decisioni su come orientare la propria sete di giustizia possano far emergere le profonde differenze tra due famiglie costrette a vivere per sempre un unico dramma.
Non possono infatti condividersi le dichiarazioni provenienti da chi legittimamente si ritiene vittima per la perdita di un giovane figlio, lamenta l’offesa del suo diritto ad avere giustizia e a conoscere le reali responsabilità della morte dei due ragazzi, ma non ha neanche ritenuto opportuno, o forse utile, costituirsi parte civile nel tanto agognato processo penale, che vede finalmente imputati funzionari ed alti dirigenti degli Enti preposti alla manutenzione ed alla sicurezza della circolazione stradale nel tratto della S.S. 106 teatro del nefasto evento.
Senza voler giudicare le scelte, processuali e non solo, assunte dalla famiglia Trento nel corso degli anni successivi alla triste notte del 30/12/2003, e senza volersi vedere attribuiti meriti per aver determinato con sacrificio ed abnegazione l’arrivo ad un processo giusto e ci si augura celere, deve tuttavia ricordarsi che nel mentre da una parte ci si spendeva quotidianamente per pervenire a tale importante risultato, dall’altra parte si sollecitava più volte ed insistentemente la definizione delle indagini con la archiviazione del caso.
La famiglia Mazzitello si sente invece tranquilla, forse perchè ha già da anni consegnato nelle mani della Giustizia il duro ed incessante lavoro dei propri difensori insieme alla aspettativa di ottenere una risposta adeguata in merito alle cause che hanno provocato il comunque irreversibile distacco dal proprio caro.
Una aspettativa ed un lavoro che, facendo pieno affidamento sulla attività dei Giudici che ne sono stati investiti, non potranno giammai trovare freno in presunti intoppi giudiziari, nelle iniziative controproducenti di qualcuno e, tantomeno, nel passare del tempo, che viceversa fortifica il dolore e la memoria di chi non c’è più, così come le responsabilità di chi è chiamato a renderne Giustizia.
I familiari di Claudio Mazzitello