IL VESCOVO SANTO MARCIANO' VISITA, QUEL CHE RESTA DELL'OSPEDALE DI CARIATI - "LA DIOCESI E' FORTEMENTE IMPEGNATA NELLA DIFESA DEL DIRITTO ALLA SALUTE"
CARIATI - Nel quadro della visita pastorale l’Arcivescovo, Mons. Santo Marcianò, ha visitato martedì scorso l’ospedale di Cariati, intrattenendosi cordialmente con gli operatori sanitari e con i malati. All’arrivo è stato accolto con i saluti del cappellano, don Angelo Bennardis, del direttore sanitario, dr. Michele Caligiuri, del dr. Nicola Cosentino, responsabile del reparto di cardiologia e del rappresentante dell’associazione AVO Danilo Ferigo. Nei vari interventi è stata delineata la storia del nosocomio cariatese ed evidenziata l’importanza che esso ha avuto nel territorio sia sotto il profilo sanitario che socio-economico. Sono state poi illustrate le difficoltà ed i disagi cui oggi vanno incontro i malati e le loro famiglie dopo i tagli e le chiusure dei reparti (chirurgia, ostetricia, pediatria), soprattutto perché non sono stati predisposti servizi alternativi. Rispondendo ai saluti, Mons. Marcianò ha espresso vicinanza e solidarietà a quanti, sanitari o pazienti, affrontano la difficile situazione organizzativa che attualmente caratterizza la sanità. “La Diocesi di Rossano-Cariati – ha detto l’Arcivescovo – è fortemente impegnata nella difesa del diritto alla salute come parte del più generale diritto alla vita. Diritti fondamentali che occorre promuovere e garantire a tutti, senza distinzioni o condizioni. La sanità – ha poi sottolineato – non deve essere governata con le sole regole e leggi dell’economia, perché salute e vita non hanno prezzo. Tanti sprechi vanno eliminati ma non è togliendo servizi essenziali alle persone che si risolvono i problemi. Questo territorio ha diritto ad avere il suo ospedale, funzionale e adatto a dare risposte ai bisogni della popolazione; esso, in una visione moderna, deve sicuramente collegarsi e integrarsi con tutti gli altri presidi della zona e anche – quando sarà realizzato – con l’ospedale della sibaritide. Infatti, non ci può e non ci deve essere – ha proseguito Mons. Marcianò – contrapposizione tra strutture, ma ognuna, con le proprie specifiche funzioni, deve contribuire a realizzare una sanità migliore a tutela della salute e della vita. Siamo dalla parte dei cittadini che chiedono impegni concreti per migliorare il livello qualitativo dei servizi e non per operare tagli indiscriminati che aggiungono disagi senza risolvere i problemi”. Dopo aver visitato tutti i reparti ospedalieri, Mons. Marcianò si è poi diretto verso il Distretto sanitario dove, in un’autentica cornice di festa, è stato accolto dal Direttore Dott. Perri Pietro L. e dai dott.ri Pasquale Grillo, Raffaele Franzè e Jovanna Izzo. Anche qui l’Arcivescovo ha voluto visitare tutti i locali ed ha avuto con ognuno dei dipendenti un breve scambio di battute. Ha molto apprezzato l’accoglienza ed è stato attento alla descrizione delle attività distrettuali, in particolar modo del Poliambulatorio Specialistico che vanta dodici specialità e 18 medici specialisti. “Tutto ciò che non è ospedaliero viene organizzato e espletato nel distretto”, gli è stato spiegato destando viso interesse, tanto che nel discorso tenuto Mons. Marcianò ha auspicato la persistenza della realtà distrettuale e il suo potenziamento sul territorio. Infine, nella sala convegni, il direttore distrettuale, a nome di tutti i dipendenti, ha consegnato al Vescovo una targa ricordo della visita.
IL Direttore dell’UCS