ABORTO: DIOCESI, NESSUNA STRUMENTALIZZAZIONE DRAMMA MAMMA ROSSANO
(AGI) - Cosenza, 28 apr. - La diocesi di Rossano-Cariati, nel ribadire, in un documento, " la gravita' di quanto avvenuto presso l'ospedale di Rossano in seguito all'abbandono di un feto nato vivo dopo un intervento abortivo alla ventiduesima settimana e sopravvissuto spontaneamente per piu' di 24 ore", sente la necessita' di fornire alcuni elementi di chiarificazione. In una nota si fa notare che" in alcun modo l'intervento del vescovo ha attaccato o strumentalizzato la mamma e il suo dramma ma anzi ha richiamato l'attenzione sui presunti benefici della terapeuticita' dell'aborto che, come da piu' parti sottolineato, puo' avere significative conseguenze sulla salute psicofisica delle donne. E' del tutto infondata, inoltre, - si legge - l'idea di una reazione del vescovo a seguito dell'informazione del cappellano, visto che i giornali riportavano la notizia da cui tutti hanno appreso del caso. Come molti pareri autorevoli, apparsi su diversi organi di stampa nella giornata di ieri, hanno confermato, e' sempre opportuno fornire le giuste cure e preoccuparsi della salute di un essere umano in qualsiasi condizione di vita si trovi. Si' e' richiamata, altresi', la gravita' dell'abbandono terapeutico e la necessita' di cogliere nei segni di vitalita' del feto il criterio per decidere le opportune terapie. Si' sente il bisogno di esprimere il nostro compiacimento - continua la nota - per l'intervento del sottosegretario alla salute Eugenia Roccella il quale sottolinea la necessita' di porre in essere la centralita' di una vita umana soggetto fin dall'inizio di diritti fondamentali quali quello della salute. La Chiesa di Rossano - si fa rilevare - si e' sempre schierata per la tutela e la difesa della vita in tutte le sue manifestazioni adoperandosi in ogni modo per ribadirne la dignita' senza preconcetti o strumentalizzazioni ma soltanto nella convinzione della sua sacralita' e inviolabilita'. Questa convinzione ha portato il vescovo ad occuparsi della dignita' di tante persone anche immigrate o in difficolta' per le quali si sono aperte tre mense e un centro di accoglienza e ad intervenire tra i primi riguardo alle note vicende di Rosarno, cosi' come apparso su diversi organi di stampa".