OSPEDALE: CHIUDE LA CARDIOLOGIA , FUORI SERVIZIO L’AMULATORIO CARDIOLOGICO ED IL PRONTO SOCCORSO - ANCORA UNA VOLTA CI HANNO PRESO IN GIRO ASP E AMMINISTRAZIONE
Cariati - Lo abbiamo sempre sostenuto che le bugie hanno le gambe corte ma, questa volta, ogni limite è stato superato. Nell'ospedale di Cariati chiudono anche il reparto di cardiologia. Con la solita furbata Petramala e soci decidono di trasferire da Cariati a Trebisacce di un’unità del reparto di cardiologia perché deve andare a sostituire un medico andato in ferie. Il reparto di cardiologia di Cariati ha appena tre medici un quarto medico viene un giorno la settimana, perciò i vertici dell’ASP decidono, prendiamo un medico di Cariati e portiamolo a Trebisacce, Chi ha deciso quest’operazione sapeva che il reparto di Cariati doveva chiudere per mancanza di medici. Nella giornata di oggi, martedì 13 aprile 2010, l’unico medico presente, il dott. Nicola Cosentino, è stato costretto a fare una scelta o curare i ricoverati oppure fare ambulatorio. Ovvio che la scelta è caduta sull’assistenza ai ricoverati, perciò circa 15 pazienti venuti a Cariati dai paesi limitrofi, sono stati mandati a casa. Ma non è finita qui, alle ore 14,00, il dott. Cosentino, ha finito il suo turno ed il reparto è rimasto scoperto da qualsiasi assistenza medica. Noi aggiungiamo che, speriamo non succede niente di grave, anche il pronto soccorso è sprovvisto del cardiologo.
Demanda: perché i responsabili dell’ASP invece di ordinare il trasferimento non hanno richiamato in servizio il medico in ferie invece di trasferire un medico dell’ospedale di Cariati ?
Sul problema il direttore sanitario del “Cosentino”, Michele Caligiuri, ha puntato i piedi e, dopo un incontro con Giuseppe Musco, dell’area medica dell’ASP, opponendosi al trasferimento del cardiologo da Cariati a Trebisacce.
“Una vergogna infinita – ci ha dichiarato Tommaso Critelli – In modo continuo, senza ritegno Petramala e soci hanno messo in ginocchio non solo l’ospedale ma tutta una popolazione. In questa vicenda molte, anzi, tante sono le responsabilità dell’amministrazione comunale che si è sempre cullata sulle promesse dei politici di turno. Alla fine assistiamo che qualche pseudo sindacalista manda la sua solidarietà a Petramala e compagni, autori della vergognosa immagine della Sanità calabrese”.
Lo sappiamo che non è una novità parlare dell’ospedale di Cariati, Sono anni che denunziamo gli scippi da parte dell’ALS prima e dell’ASP dopo ma, purtroppo, spesso e volentieri siamo stati accusati di essere contro l’ospedale. Al capezzale del “Cosentino” in due occasioni sono scesi in piazza i cittadini ed i politici con il risultato di alcuni impegni immediati da parte della Regione Calabria, e del direttore generale, Franco Petramala, ovviamente tutte disattese fino ad arrivare alla famosa delibera che decretava che l’ospedale di Cariati veniva trasformato in casa della salute. Infine l’atto finale a pochi giorni del voto regionale, quando, qualcuno, ha messo in circolazione una fantomatica delibera che annullata la precedenta. Per l’occasione, il sindaco ha convocato, su richiesta dell’opposizione il Consiglio Comunale facendo intervenire in via del tutto eccezionale, il presidente dell’ASP, Franco Petramala. In quell’occasione altre promesse, altre bugie, furono prospettate ai presenti. La delibera “rettificata”, o meglio, taroccata, è stata la bandiera dell’amministrazione e dei socialisti (per chi non lo sapesse sono la stessa cosa) negli ultimi giorni della chiusura della campagna elettorale per le elezioni regionali. Amici navigatori, i signori di Palazzo Venneri, pardon, i socialisti, sindaco e assessore provinciale in testa, hanno portato sul palco il loro “ispiratore” e referente politico, l’ex assessore ai LL.PP. Luigi Incarnato, il quale, dovete sapere, è uno dei firmatari della delibera che ha cancellato il “cosentino” dalla lista degli ospedali calabresi. Ci vuole una bella faccia tosta poi a sostenere che, Incarnato, avrebbe fatto di tutto per revocare la delibera. Oggi siamo al dramma della chiusura del reparto di cardiologia, il salvavita di tanti anziani e non solo. Con una mossa da consumati scacchisti, Petramala e soci (Scalzo, Musco ed altri), spostano alcune pedine da Cariati a Trebisacce per dare scacco matto all’ospedale di Cariati. “Il direttore generale Petramala, non ha limiti – sostiene Mario Sero capogruppo del PD al Comune – ancora una volta ha preso in giro i cittadini di Cariati non mantenendo gli impegni assunti nell’assise comunale mentre, giorno per giorno, sottrae pezzi al nostro ospedale, perché, non rassegna le dimissioni ? Noi del PD in via ufficiale chiediamo le sue dimissioni per i continui danni che sta provocando non solo al nostro ospedale ma a tutta la Sanità della Provincia di Cosenza. L’amministrazione comunale – conclude Mario Sero – ha grosse responsabilità per non aver mai fatto rispettare gli accordi e gli impegni presi dai massimi esponenti regionale della Sanità e dello stesso direttore generale Petramala”.