Movimentato Consiglio comunale per l’approvazione del bilancio comunale ------ La minoranza abbandona l’aula dopo aver contestato l’aumento delle tariffe - La maggioranza approva in “solitudine” tutti i punti allìo.d.g.
CARIATI - Non sappiamo se si tratta di un ritiro definitivo sull’Aventino, ma le minoranze (7 consiglieri) abbandonano clamorosamente i lavori dell’assise civica dopo aspra discussione seguita alle rituali comunicazioni del sindaco.
L’ordine del giorno è prettamente incentrato su questioni di bilancio ed il dibattito si accende quando prendono la parole le opposizioni.
Forzata sintesi: Mario Sero (Pd) ritiene che i documenti contabili siano il frutto di un semplice esercizio di “copia ed incolla”, giacché essi non contengono alcuna novità rispetto al passato se non gli spropositati aumenti di tariffe e tributi che alleggeriscono esageratamente le tasche dei cittadini.
Rincara la dose Tommaso Critelli (Lista per Cariati), secondo cui il bilancio è illegittimo per almeno due motivi: “Non tiene conto delle esigenze pubbliche, specie in periodi di crisi come l’attuale, e certi ritocchi al rialzo sono stati assunti in violazione di precise norme”.
Si va dall’aumento della tariffa idrica a quella sulla spazzatura, per finire all’elevazione tributaria delle aree fabbricabili ai fini dell’imposta comunale sugli immobili.
Da qui la protesta: “L’amministrazione ha adottato provvedimenti contro legge”.
Il gruppo di Italia dei valori (Rita Cosenza e Luigi Baratta) sposta l’attenzione su temi tecnici e politici e giudica il bilancio puramente virtuale: “I quattrini si spendono solo per la cosiddetta cultura, tralasciando volutamente altri temi vitali, come la crescita economica, il lavoro, la solidarietà e la tutela dell’ambiente. Non lo diciamo noi, ma i vostri revisori contabili che, anzi, vi invitano a limitare le spese superflue e folli”.
Alfonso Cosentino (capogruppo della Lista per Cariati), dopo una severa arringa, che biasima, complessivamente, tutte le scelte dell’esecutivo, conclude, rivolto al sindaco: “La gestione di questo comune le è sfuggita di mano”.
Dall’emiciclo senza più opposizione, il primo cittadino, Filippo Giovanni Sero, che stima una mancanza di “educazione civica” il rifiuto delle opposizioni a proseguire nel dibattito, prova a smontare uno ad uno tutti gli addebiti mossi alla sua squadra di governo: “Nessuno ci può far dire quello che noi non vogliamo dire. Non abbiamo la pretesa di affermare che tutto è perfetto e va benissimo, ma siamo orgogliosi di confermare i buoni risultati ottenuti: piccoli passi che il paese sta compiendo su una strada virtuosa”.
Sero spiega che i presunti debiti accampati dalla Sibaritide (la società che raccoglie i rifiuti) non sono iscritti in bilancio perché ancora non accertati, e comunque, se ci sono, risalgono alle amministrazioni precedenti.
Non c’è stato alcun aumento di tributi e tariffe: “Per l’Ici abbiamo allargato la base imponibile, rispondendo ad un giusto sentimento di equità fra cittadini. Per l’acqua abbiamo rimodulato l’applicazione della tariffa e, nella convinzione (scientificamente provata) che essa è un bene prezioso ma, purtroppo, esauribile, intendiamo agevolare chi consuma poco, colpendo solo gli sprechi. Per la spazzatura ci siamo limitati ad adeguare gli indici Istat, fermi dal 2001, nella prospettiva dell’entrata in vigore della norma la quale prevederà (dal 2010) che le uscite devono essere pari a quanto l’Ente ricava dai cittadini”.
Il sindaco assicura la massima vigilanza e tutela del territorio e dell’ambiente: “È un problema serissimo a cui stiamo dimostrando la dovuta attenzione, anche attraverso gesti ed atti simbolici, rivolti soprattutto ad alunni e studenti, che hanno lo scopo di creare una cultura dell’ambiente rispettosa ed intelligente. Abbiamo il dovere di lasciare ai nostri figli un ecosistema vivibile”.
Circa la questione, come dire, “morale”, il sindaco garantisce che tutta la maggioranza “dorme sonni tranquilli”, nonostante il fuoco incrociato e quotidiano delle denuncie: “Smettiamola di pensare che la politica si possa fare con gli esposti. La cultura del sospetto alimenta solo odi, ma non scalfisce chi, come noi, ha la coscienza a posto”.
Il capogruppo di maggioranza, Leonardo Trento, annunciando che sabato inizieranno i lavori per la costruzione della scogliera di protezione a mare e che nelle prossime settimane sarà inaugurato il cinema teatro, critica aspramente le opposizioni: “Non sono politicamente in grado di svolgere il loro ruolo. Ci fanno la morale, ma annoverano tra le loro fila anche chi è stato condannato per danno erariale; qualcuno siede tra questi scranni da più di 40 anni e non ha lasciato segni tangibili della sua presenza; altri, si trincerano dietro gli scontati slogan dipietristi e parlano di legalità senza conoscerne il significato. Poi ci siamo noi: gli unici con le mani pulite”.
Tutti i punti in discussione sono, ovviamente, approvati in scioltezza.
Dolorosa riflessione: di tregua non se ne parla, ed all’orizzonte non s’intravede nessuno spiraglio di pace. A chi giova?