REGIONALI: LOIERO, QUANDO SI PERDE SI HA SEMPRE TORTO
(AGI) - Catanzaro, 31 mar. - "Non c'e' una sola causa per una sconfitta netta e vistosissima. Pensavo di convincere i calabresi sulle cose fatte, ma ho peccato di presunzione". Il presidente uscente della Regione Calabria Agazio Loiero ha incontrato, questo pomeriggio, a Catanzaro, a giornalisti per una analisi del voto dopo la sconfitta con il candidato del centrodestra Giuseppe Scopelliti. Una lunga "confessione", come l'ha definita lui stesso, nel corso della quale ha analizzato i temi della campagna elettorale e le possibili motivazioni che hanno portato al risultato, con quasi trenta punti di vantaggio da parte di Scopelliti. "Quando si perde si ha sempre torto e non e' compito di chi e' sconfitto scrivere la storia", ha affermato Loiero nell'ammettere "la sconfitta senza se' e senza ma". D'altronde, e' lo stesso presidente uscente a sottolineare che si e' trattato di "un errore di valutazione e non sono tentato di autoassolvermi per niente". Dopo avere ripercorso alcuni passaggi salienti si una legislatura definita "difficilissima", Loiero ha puntato il dito contro Callipo, terzo candidato alla carica di governatore. "Ha fatto una campagna elettorale lunghissima - ha sostenuto - e in Consiglio non ci mettera' piede. Eppure, anche ora attacca me. Perche' avrebbe dovuto entrare in campo al mio posto? Quali sono le sue performance politiche? Io ho sempre paura di quelli che rappresentano una sorta di populismo Lui dice "Il mio popolo", cosa che non fa nemmeno Berlusconi e che e' presente solo nella liturgia sacra". Tra i punti cardine della sconfitta, Loiero ha aggiunto anche "la bufera interna al Pd e il bombardamento ricevuto dai vertici di Idv". Il percorso che ha portato alla sconfitta dice "e' iniziato dal comizio di Veltroni a Pescara, quando ha preso le distanze da alcuni governatori del centrosinistra. Da li' e' partita la campagna contro me e Sassolino, anche con inchieste a fine politico". Quindi le tensioni delle primarie, regionali e nazionali, "che mi hanno portato - ha detto Loiero - ad essere demonizzato a Roma e in Calabria", ricordando anche le autoconvocazioni contro a pochi giorni dalla presentazione delle liste e la credibilita' minata. "Perche' non mi sono ritirato? Perche' sarebbe stata una diserzione e io voglio difendere questi cinque anni di lavoro", ha proseguito il presidente. Anche il voto disgiunto, secondo Loiero, e' stato penalizzante, cosi' come il piano di rientro della sanita', "percepito - ha detto - come sacrifici e non per i benefici futuri". Rispetto ai prossimi giorni, il presidente ha specificato che "da oggi alla proclamazione parlero' con il presidente eletto per le decisioni". Quindi i temi su cui Loiero si e' augurato una particolare attenzione da parte del nuovo governatore: non riprogrammare i fondi europei, non utilizzo dei fondi Fas per ripianare la sanita', no alle centrali a carbone, completare la bonifica di Crotone e caratterizzare i siti inquinati. "In Consiglio faro' minoranza e tutte le volte che ci sara' bisogno - ha affermato - per aiutare la regione, Scopelliti mi trovera' accanto a lui, sia se me lo chiedera', sia se non me lo chiedera'". Infine, rispetto alle critiche mosse al Pd, Loiero ha confermato che si iscrivera' al gruppo del partito in Consiglio regionale, "ma non prima - ha detto - di avere messo insieme i miei amici".