WHY NOT: CHIESTA CONDANNA CHIARAVALLOTI E ALTRI 8 INDAGATI
(AGI) - Catanzaro, 2 feb. - Oltre alla posizione del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, il sostituto procuratore generale di Catanzaro Massimo Lia, questo pomeriggio, ha discusso anche delle accuse contestate ad altre nove persone imputate a seguito dell'inchiesta "Why not", su presunti gravi illeciti nella gestione dei fondi pubblici in Calabria. Il pg ha chiesto di affermare la penale responsabilita' di questi imputati, tra i quali l'ex presidente della Regione Calabria Giuseppe Chiaravalloti. Nella maggior parte dei casi, pero', il rappresentante dell'accusa non ha quantificato le pene da richiedere, poiche' ha affrontato solo parte delle accuse contestate agli imputati, mentre tocchera' al collega Eugenio Facciolla, nei prossimi giorni, completare la requisitoria nei loro confronti e sollecitare le condanne definitive. Una richiesta precisa e' arrivata solo per Tommaso Loiero, fratello del governatore, Franco Nicola Cumino, e Nicola Durante, per cui sono state sollecitate rispettivamente condanne a 8 mesi di reclusione per il primo, un anno per il secondo, un anno e due mesi per il terzo. A Tommaso Loiero ed a Durante, ex capo di Gabinetto del presidente della Giunta regionale, e' contestato il capo 9 della richiesta di rinvio a giudizio, che riguarda il "Censimento del patrimonio immobiliare della Regione", e per entrambi il pg ha chiesto la riqualificazione dell'iniziale accusa in "abuso d'ufficio" A Cumino sono contestati i capi 27 e 28 della rubrica, riguardanti i progetti "Anagrafe animale" e "Tristezza degli agrumi", per i quali pure e' stato chiesto di affermare la penale responsabilita' dell'imputato per abuso d'ufficio. Il pg ha chiesto inoltre di condannare Giuseppe Antonio Maria Lillo per l'accusa di associazione a delinquere, contestata al capo 1, ed anche per i capi 18 e 19 (progetti "Infor" e "Bifor") e per il capo 9 (progetto "Censimento del patrimonio immobiliare"), sempre per abuso d'ufficio, mentre di assolvere l'uomo per l'accusa di frode nelle pubbliche forniture relativa al "Censimento del patrimonio immobiliare" contestata al capo 10. Richiesta di condanna anche a carico di Pasquale Anastasi, per associazione a delinquere e frode nelle forniture (capi 1 e 10); a carico di Francesco De Grano per associazione a delinquere (capo 1); a carico dell'ex assessore regionale Gianfranco Luzzo per associazione a delinquere ed anche per abuso d'ufficio relativamente alle vicende dei progetti "Anagrafe animale" e "Tristezza degli agrumi"; a carico dell'ex presidente della Regione Giuseppe Chiaravalloti per abuso d'ufficio relativamente alle vicende dei progetti "Anagrafe animale" e "Tristezza degli agrumi"; a carico di Antonio Alessandro La Chimia per frode nelle pubbliche forniture relativamente al "Censimento del patrimonio immobiliare della regione" (capo 10). La requisitoria della pubblica accusa nei 40 giudizi abbreviati proseguira' giovedi' e venerdi', quando in aula sara' presente il sostituto procuratore generale Facciolla. Lunedi' 8, invece, riprendera' la normale udienza preliminare per le 58 persone che non hanno chiesto il giudizio alternativo, e per le quali il giudice Abigail Mellace deve decidere se accogliere o meno la richiesta di mandarli al processo dibattimentale.