IL BIVIO DELLA DISCORDIA CHE METTE A RISCHIO L’INCOLUMITA’ DEGLI UTENTI DELLA STRADA – PERCHE’ NON RITORNARE ALL’ANTICO ?
CARIATI “Nel nostro comune la viabilità, che pure dovrebbe essere curata da un assessore ad hoc, è letteralmente sconvolta dalle scelte di un esecutivo che sembra avere smarrito il senso della misura ed il rapporto coi cittadini”.
Il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, Mario Sero, fa propria la protesta dei residenti in zona San Cataldo e che riguarda la nuova segnaletica orizzontale in prossimità del bivio tra la statale 106, la Via San Francesco da Paola e il Lungomare Gioacchino da Fiore.
Ecco le incongruenze, a parere del Sero: “Dalla statale, direzione nord, non si può svoltare a sinistra e a chi proviene da Via San Francesco è proibita la svolta a destra. Bisognerebbe utilizzare, per immettersi sulla 106 o sulla via citata, in Via San Mauro, una stradina stretta e tortuosa sulla quale far transitare un mezzo pesante diventa un’impresa. Per dirla in altri termini, chi abita a monte della statale per andare al mare deve fare il giro, pericolosissimo, dell’oca. Per non parlare della svolta a destra, sempre procedendo verso nord: una serie di canalizzazioni rialzate che rendono la manovra azzardata. Chi ha partorito un simile mostro di viabilità?”
Era meglio prima: “Se avessero lasciato le cose come stavano sarebbe stato meglio. Ma qualcuno, armato certamente di nobili sentimenti, ha talmente ingarbugliato la situazione da provocare le lagnanze, inascoltate, di decine e decine di cittadini. Il sindaco, Filippo Giovanni Sero, che abita proprio a quel bivio, si era affannato a sostenere che anche prima dell’intervento la svolta a destra era interdetta a causa della linea continua di mezzeria. Ma quando si ha qualcosa sempre sotto gli occhi ci sono dei particolare che sfuggono, perché sono in grado di dimostrare che non è come dice il sindaco”.
Mario Sero, esibisce una fotografia del bivio come era prima dei lavori (agosto 2009) tratta dal servizio web di Google maps: la linea era tratteggiata.
“Ma tutto si fa per creare disagi – precisa l’esponente del Pd – giacché non si spiega l’esigenza di costruire una “rotonda” in zona Stadio comunale, che impedisce, non regolamenta, la circolazione. Senza parlare dell’altro incrocio, rischioso, tra la 106 e l’Istituto alberghiero: una trappola”.