A Cariati le donne in piazza contro la violenza.




Sono 59 le donne uccise dall’inizio del 2013 in Italia. E’ un numero alto, e figuriamoci che l’Italia risulta anche tra i paesi del mondo con più basso tasso di femminicidi. Tanti nomi, tanti volti, tante storie, 59 vite spezzate per follia, gelosia o qualunque altro assolutamente ingiustificabile ragione. Dopo l’ultimo efferato omicidio di Corigliano che è costato la vita alla giovanissima Fabiana, l’Italia intera è sempre più scossa , e un campanello d’allarme suona forte, il femminicidio è una realtà diffusa in ogni parte d’Italia senza distinzione tra razze, religioni ed età. Femminicidio è l’omicidio di una donna da parte di un marito, fidanzato o conoscente.
Le donne sono sempre più forti e, purtoppo, al contempo, sempre più deboli a difendersi dalla barbara violenza psicologica o fisica dei loro aguzzini.
Sulla spinta emotiva di quanto accaduto recentemente, anche a Cariati, come in tantissimi centri della penisola, si è costituita una aggregazione spontanea di donne di vari gruppi e movimenti locali
L’appuntamento per la manifestazione e per riflettere sul valore “Donna” nella nostra società è per domani sabato 1 giugno alle 18.30 alla villetta Padre Pio.
Ecco il programma diffuso dal comitato spontaneo donne cariatesi:

L’amore, quando è Vero, da la vita, non la toglie!
Corteo silenzioso fino a piazzetta lavoratori del mare, come espressione di vicinanza a Fabiana Luzzi, alla sua famiglia e ai familiari di tutte le donne vittime
In Piazzetta Lavoratori del mare proiezione di Video per :
Riflettere sul senso della vita e sullo scarso valore che oggi le viene attribuito;
Ripensare il processo di educazione dei figli da parte delle famiglie , della scuola e delle altre agenzie educative;
Sorvegliare ed educare all’uso dei media e della rete nella formazione delle
Quali valori veicoliamo con i nostri comportamenti sociali? Quale strano senso
Pensare ad una proposta preventiva di corsi di educazione all’affettività e all’amore nelle scuole medie e superiori;
Sollecitare particolare attenzione da parte delle famiglie alle forme precoci di aggressività dei giovani Proteggersi al primo cenno di violenza , senza sottovalutarlo per superficialità o per paura, parlarne con i genitori e farsi aiutare.

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