Il porto di Cariati un…….mare di disorganizzazione





Cariati - Ci risiamo con i disservizi ed i soliti furti nel porto di Cariati. Sicuramente le acque sono agitate, all’interno del porto, tanto da creare malumori, proteste e insoddisfazione nei pescatori e nei diportisti.
In un comunicato stampa, il capogruppo del Partito Democratico, Mario Sero, investito del problema porto, denunzia senza mezzi termini i fatti senza prima di richiamare l’attenzione su quanto successo nella primavera del 2009, quando è stato inaugurato il parto: “Nonostante 4.000.000,00 d’euro spesi, - sostiene Mario Sero - inaugurazioni sfarzose, proclami di sviluppo, benessere e sicuri introiti per l’ente comune (il maggiore azionista della maggioranza, con tanto di calcolatrice, prevedeva 350.000,00 euro l’anno che il comune avrebbe incassato dai proventi della diportistica sic!!!!) il porto di Cariati, sia la parte turistica sia quella fruita dai “lavoratori del mare”, oggi vive una crisi profonda”.
L’ultima tegola caduta sul “porto”, la sospensione della fornitura del carburante per le imbarcazioni. Ricordiamo che nel porto c’era, non sappiamo se autorizzato, per contratto oppure per conto di chi, un servizio di fornitura carburante per tutte le imbarcazioni sempre disponibile. Abbiamo appreso che, sostanzialmente, fino ad oggi ha funzionato abbastanza bene. “Oggi - sostiene il capogruppo del PD – il servizio di rifornimento di carburante ai natanti, è stato “sospeso con notevoli disagi per i pescatori i quali sono costretti a richiedere con largo anticipo il rifornimento non più al vecchio gestore ma, dopo aver fatto richiesta ad una ditta fornitrice. L’operazione avviene solo per mezzo d’autocisterna che a sua volta deve badare a “rifornire”, alla presenza dei vigili del fuoco, e dopo avere accumulato un congruo numero di richieste”.
Insomma una situazione complicata della quale se ne poteva fare a meno se l’ufficio tecnico e l’amministrazione comunale avessero rinnovato la concessione alla ditta che da due anni ha gestito tale servizio.
Ma, i problemi del porto non sono solo questi, se a tale situazione si aggiunge quella dei danneggiamenti e dei furti sempre più frequenti, perpetrati ai danni dei pescherecci e dei diportisti allora la situazione diventa più preoccupante.
Concludendo, Mario Sero, aggiunge: “Il porto attualmente è in balia della più totale “disorganizzazione” ed a pagarne il prezzo sono i pescatori ed i sempre più sparuti dipartisti.
Chi ha responsabilità di governo, si attivi e dia risposte concrete”.

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