VERTICE DEL PD A SPEZZANO TERME, ALLA PRESENZA DEL COMMISSARIO REGIONALE MUSI E QUELLO PROVINCIALE VILLELLA –






CARIATI – Pasquale Loiacono - Fausto Sero, segretario cittadino del Partito democratico, è il gran mattatore dell’incontro, occorso in quel di Spezzano Terme, ed organizzato dal movimento “100 paesi per il Pd”, come dire l’anima “autentica” della sinistra.
Al vertice ci sono ben 48 responsabili locali del partito, il coordinatore provinciale Bruno Villella ed il commissario regionale Adriano Musi.
“Il vuoto della politica genera mostri” – esordisce Sero – che pone l’accento sulla centralità dei territori: “Molte delle persone e dei problemi di cui ci occupiamo ogni giorno e delle proposte che avanziamo non trovano né attenzione né rappresentanza politica. Tuttavia noi non ci vogliamo rassegnare, e non ci arrenderemo mai”.
La domanda: Se il Pd in Calabria è in crisi, è solo colpa di Bersani ? Oppure è soprattutto un problema nostro?”
Sero ritiene che la linea politica del Pd non può “essere ridotta alla mera questione della leadership: si tratta di costruire un confronto chiaro e netto tra le figure istituzionali ed i rappresentanti di partito per operare scelte condivise e trasparenti”.
Al centro c’è “la questione morale che, senza scadere nel moralismo di maniera, deve rivestire un ruolo fondamentale ed imprescindibile: la nostra linfa vitale deve necessariamente essere costituita dalla limpidezza dei comportamenti e dalla credibilità e capacità di affrontare e risolvere i drammi quotidiani della nostra gente”.
Pur bandendo “l’idea forcaiola dell’esasperato giustizialismo, chiediamo l’allontanamento dal partito per coloro i quali usano il potere per meri fini personali, oltre all’applicazione delle leggi in vigore con la massima severità”.
Fausto Sero invoca la “politica delle buone pratiche” e spera in “una classe dirigente degna di questo nome: il futuro del Pd non può essere affidato a chi rappresenta il passato”.
Il senatore Musi ascolta ed annuisce: “Questa iniziativa è utilissima e dimostra come il Pd sia una vera fucina di ricche potenzialità per proporsi come forza alternativa ed affidabile. Ora dobbiamo prepararci ad affrontare a viso aperto le sfide che il federalismo fiscale imporrà in una terra strutturalmente debole a livello economico e finanziario. Il Pd deve essere dei calabresi”.
Per Giuseppe Terranova, del Pd di Fagnano Castello, si pone la necessità di “creare un nuovo clima di condivisione e ascolto, dotando il partito di una fisionomia riformista credibile, capace di confrontarsi sulle tematiche più scottanti del territorio, come la scuola, il lavoro e la sanità”.
Bruno Villella si è dichiarato disponibile ad avviare un percorso unitario “che colmi il ritardo generato da più di un anno di vuoto assoluto”.


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